Un comandante a bordo dell’impresa

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12/10/2018

Le acque del mar Tirreno incontrano le acque del mar Ionio nei pressi dello stretto di Messina, dove, per cause del tutto naturali, si crea un vero e proprio scalino d’acqua, dovuto all’incontro tra le due masse d'acqua diverse per temperatura e densità, con conseguente formazione di molti mulinelli d’acqua e forti correnti, la cui intensità può addirittura interferire negativamente sulla stabilità della rotta di una nave che transita nello stretto. Per ovviare a questo pericolo ed all'intenso traffico marittimo è stato imposto a tutte le navi in transito l’affiancamento di un comandante con consolidate esperienze maturate sul posto, tecnicamente il "Pilota". Il pilota è accompagnato a bordo grazie all'ausilio di una pilotina, che abborda la nave in transito, ed al termine del servizio viene ripreso dallo stesso mezzo.

Amo riprendere questo esempio per definire il nostro ruolo nella gestione della crisi d’impresa. La nave in difficoltà in balia delle maree simboleggia l’impresa in crisi, il rimorchiatore che tira la nave fuori dal guado rappresenta il nostro studio con “a bordo” professionisti pronti a lavorare insieme per la buona riuscita della navigazione, e il comandante – esperto di mare in generale e del posto in particolare - che sale a bordo per affiancare il capitano è il Temporary Manager che affianca l’imprenditore. Così, come il comandante esperto conduce la nave in mare aperto per poi, una volta passato il pericolo, ridare il comando al legittimo capitano, allo stesso modo il Temporary Manager, passata la crisi e riportata l’azienda in bonus, restituisce il “timone” all’imprenditore.

Mario Vacca

 

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